Il famoso matematico americano Stephen Boyd alla Scuola IMT

3 maggio 2016
Come puo' un computer pilotare un aereo in completa autonomia? Oppure fare trading automatico di titoli finanziari in frazioni di secondo bilanciando bene guadagni attesi e rischio? Piu' in generale, come fa a reagire a problemi o situazioni impreviste senza l'intervento umano e in maniera ottimale? A questi e ad altri simili quesiti rispondono le ricerche e gli studi del famoso matematico americano Stephen Boyd, professore all'Universita' di Stanford (California), per alcuni giorni ospite della Scuola IMT Alti Studi Lucca, dove ha tenuto un corso tra i piu' avanzati sui linguaggi di programmazione per l'ottimizzazione, rivolti agli studenti della Scuola IMT e aperti anche agli allievi degli altri atenei toscani, sia del ramo informatico/ingegneristico che di quello matematico finanziario/economico. Boyd e' considerato tra i massimi esperti al mondo quando si parla di strumenti informatici in grado di fornire risposte immediate e autonome mediante calcoli numerici. Il corso annuale che da tempo tiene a Stanford sulle tecniche di calcolo numerico per trovare soluzioni ottime e' stato per molti anni l'insegnamento di dottorato piu' seguito dell'intera universita' californiana. Quella di Boyd alla Scuola IMT e' la seconda visita in pochi anni e fa parte del ricco programma di visiting professors internazionali che la Scuola offre ai suoi allievi. Boyd inoltre collabora attivamente con l'unita' di ricerca di IMT "DYSCO" (Dynamical Systems, Control, and Optimization), diretta dal professor Alberto Bemporad, che studia lo sviluppo di nuove metodologie per "insegnare" ai computer a reagire e rispondere autonomamente, riconosciuta a livello internazionale come importante centro di ricerca sull'automazione.