Lucca, 11 aprile 2024 – Alberto Bemporad, professore di Automatica alla Scuola IMT, già direttore della Scuola, si è aggiudicato un importante finanziamento di due milioni e mezzo di euro (il massimo ottenibile) per un progetto di ricerca di base volto a sviluppare tecniche computazionali per il controllo predittivo e adattativo.
Si tratta del prestigioso “ERC Advanced Grant”, bandito dall’European Research Council, che finanzia progetti di ricerca presentati da ricercatori senior e già affermati con curriculum di rilievo a livello internazionale, per svolgere ricerche negli stati membri dell’UE o nei paesi associati.
Il progetto “Compact”, uno dei dodici a ottenere l’Erc Avanced Grant” in tutta Italia, avrà una durata di 5 anni, vedrà il reclutamento di una decina tra ricercatori e dottorandi e l’acquisto di strumentazioni specifiche tra cui due robot. “Compact” è uno dei 107 selezionati in tutta Europa tra le 787 proposte presentate nelle aree delle Scienze fisiche e Ingegneria e uno dei cinque in tutta Italia, nell’area di riferimento.
L’ambito di ricerca del progetto “Compact” è quello dei sistemi di automazione, sistemi che hanno importanti applicazioni in diversi ambiti dell’ingegneria industriale: in particolare nella robotica, nel settore automotive, navale, aeronautico, energetico e più in generale in tutti gli ambiti in cui trova applicazione la tecnologia che utilizza complesse operazioni per la gestione e il controllo di macchine e processi.
Tra le ricadute applicative del progetto di ricerca c’è la riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo dei sistemi di automazione, sia mediante la generazione automatica di esperimenti ottimali per la raccolta di dati utili all’apprendimento automatico di modelli predittivi, sia tramite il suggerimento automatico dei parametri ottimali di controllo agli operatori addetti alla calibrazione.
“Mi congratulo con il professor Bemporad - dichiara il Rettore Rocco De Nicola - per l’importante risultato ottenuto, che testimonia a livello internazionale il valore della ricerca svolta alla Scuola IMT. L’ERC Advanced Grant, uno dei massimi riconoscimenti internazionali per la ricerca di frontiera, porterà risorse preziose, in termini di finanziamento, di professionalità e di strumentazioni. Quest’ultimo periodo è stato pieno di riconoscimenti e di soddisfazioni per la Scuola IMT: solo pochi mesi fa Il progetto “Space” del professor Amos Bertolacci ha vinto un cospicuo finanziamento dal Fondo Italiano per la Scienza. Inoltre, da poco è arrivata a Lucca la professoressa Chiara Franceschini, coordinatrice di un altro importante ERC Advanced Grant, il progetto “Archiater”, che lei stessa dirigerà tra la Scuola IMT e la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera da dove proviene”.
Attualmente, alla Scuola IMT lavorano cinque professori che hanno vinto un ERC Grant (tra ERC advanced e ERC starting) su un totale di 29.
L’ERC Advanced Grant è uno dei più prestigiosi e competitivi finanziamenti internazionali. Istituito dall’Unione Europea nel 2007, è il principale finanziamento europeo per la ricerca di frontiera e si rivolge a ricercatori senior che presentano progetti ambiziosi, che puntano a importanti e innovative scoperte scientifiche. I ricercatori devono essere scientificamente indipendenti, attivi nella ricerca negli ultimi dieci anni ed avere un profilo che li identifichi come leader del rispettivo settore di ricerca. Ogni progetto può ottenere un finanziamento massimo di 2 milioni e mezzo di euro per una durata massima di 5 anni.
Le attuali sovvenzioni valgono in totale quasi 652 milioni di euro e fanno parte del programma Horizon. Il budget complessivo dal 2021 al 2027 supera i 16 miliardi di euro. Nell’ultima tornata sono stati presentati oltre 1800 progetti, di cui 255 finanziati (circa il 13,9%)
Il progetto SPACE, acronimo che sta per “Sistema di filosofia in arabo: una mappatura delle enciclopedie filosofiche” presentato da Amos Bertolacci, professore in Storia della Filosofia medievale, ha ottenuto a fine 2023 un finanziamento quinquennale da 560 mila euro sul bando FIS - Fondo Italiano per la Scienza, un bando modellato sull'ERC europeo e finalizzato a sostenere lo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale con un budget complessivo di 50 milioni di euro nella sua prima edizione. Il progetto presentato nella linea Advanced Grant, riservato cioè a ricercatori affermati, è stato l’unico in Toscana a ricevere un finanziamento nell’area delle scienze umane e sociali e uno dei nove a livello nazionale. Complessivamente sono stati presentati quasi 2mila progetti e solo 47 sono stati selezionati per il finanziamento, nelle varie discipline.
“SPACE” intende evidenziare che l'idea di sapere globale ha avuto nel mondo arabo-islamico medievale una tappa fondamentale della sua evoluzione, perché in questo contesto sono nate le prime enciclopedie filosofiche onnicomprensive. Particolare attenzione viene prestata al "padre" della summa di filosofia, il persiano Avicenna (X-XI sec.). Capire come Avicenna ha disposto e strutturato il sapere filosofico all'interno di quest'opera permette di comprendere meglio come il nostro modo di pensare si è organizzato e sviluppato, e di riscoprire il valore di una conoscenza ampia e inclusiva, propriamente umana, che vada al di là della sempre maggiore settorialità e specializzazione del sapere, i cui limiti sono sotto gli occhi di tutti.
Il progetto ARCHIATER, “Heritage of Disease: The Art and Architectures of Early Modern Hospitals in European Cities”, presentato nel 2023 da Chiara Franceschini, professoressa di Storia dell’arte moderna, ha ottenuto un ERC Advanced Grant da due milioni e mezzo di euro su cinque anni, una delle tre ricercatrici donne italiane a ottenerlo nella scorsa tornata.
Il progetto, che coinvolgerà un gruppo di dottorandi e ricercatori di storia dell’arte e dell’architettura, storia medica e sociale, studi museali e curatoriali, propone uno studio innovativo dei patrimoni artistici, materiali e architettonici di cui erano riccamente dotati gli ospedali, cappelle, chiese e abitazioni annesse tra il 1348, anno della peste nera, e la metà del Settecento in Europa.
“ARCHIATER” ha l’obiettivo di indagare non solo il ruolo cruciale dell’arte e dell'architettura nelle politiche di gestione della malattia e in alcuni contesti europei, ma anche la dispersione di tali patrimoni lasciati dagli ospedali, disseminati in musei e collezioni moderne e cercare di comprendere perchè l’arte e l’architettura erano così vitali per le culture ospedaliere del Rinascimento e dell’età moderna e che cosa possiamo imparare ancora oggi da questa centralità dell’arte negli ospedali. Forse anche oggi, come allora, le strutture, le immagini e gli oggetti sono cruciali perché permettono non solo un orientamento nello spazio in situazioni di difficoltà, ma anche una comunicazione tra l’interno e l'esterno degli ospedali attraverso il passaggio di persone, cure, emozioni e immaginazioni.