Importante riconoscimento dal Ministero dell’Università e della Ricerca per Pietro Pietrini, direttore del Molecular Mind Laboratory della Scuola IMT, nominato rappresentante del Governo italiano nel Board of Trustees della Human Frontier Science Program Organization (HSFPO), l’organo direttivo dell’Organizzazione del Programma Scientifico Frontiera Umana.
L’organizzazione è stata istituita dai paesi del G7 nel 1987. La sua missione è promuovere una ricerca pionieristica di base nelle scienze della vita e favorire collaborazioni interdisciplinari a livello mondiale. Dal 1990, più di 8mila ricercatori provenienti da oltre 70 paesi hanno ricevuto sostegno. Tra questi, 29 destinatari delle sovvenzioni hanno ottenuto il Premio Nobel.
L’Human Frontier Science Program è aperto a scienziati di ogni nazione ed è sostenuto da 17 membri: Australia, Canada, Francia, Germania, India, Israele, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Nuova Zelanda, Norvegia, Singapore, Sudafrica, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Commissione Europea.
Per Pietrini, noto per i suoi studi sulle basi cerebrali del comportamento umano e le implicazioni per l’etica e la giurisprudenza, questa nomina è un ulteriore riconoscimento per la Scuola IMT, che è nata e cresciuta proprio su un modello innovativo di ricerca multidisciplinare e interdisciplinare: “Sono onorato - commenta Pietro Pietrini - di poter servire la ricerca internazionale in questo nuovo ruolo, all'interno di un'organizzazione prestigiosa come l’Human Frontier Science Program, nata per favorire il dialogo multidisciplinare nella scienza, pilastro centrale della Scuola IMT Alti Studi Lucca”.
Congratulazioni per il prestigioso incarico sono arrivate anche dal rettore della Scuola IMT: “Desidero inviare al professor Pietrini - commenta Rocco De Nicola - i miei migliori auspici per questa nuova stimolante carica, certo che la sua esperienza e la sua visione saranno di grande valore per la missione dell’organizzazione”.
A rappresentare l’Italia nel Board assieme a Pietro Pietrini ci sarà anche Marcella Devoto, direttore dell’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del Cnr.