Grazie a un progetto sulla resilienza economica e digitale la Scuola accede ad un importante finanziamento da parte del Ministero Università e Ricerca
La Scuola IMT Alti Studi di Lucca entra a far parte dei 180 “Dipartimenti universitari di eccellenza” italiani.
Tra tutti i dipartimenti di università italiane valutati dall’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), i 350 che avevano ricevuto i punteggi più alti nella precedente valutazione sono stati ammessi a presentare progetti innovativi specifici. La Scuola IMT che, date le dimensioni, è considerata un singolo dipartimento universitario ha presentato un progetto nell’area delle scienze economiche e statistiche.
Dei 271 milioni di euro complessivi stanziati annualmente dal Ministero la Scuola IMT, sulla base del progetto presentato, riceverà un finanziamento annuale di circa un milione di euro per il quinquennio 2023-2027, per un totale di oltre cinque milioni di euro.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore della Scuola IMT Rocco De Nicola: “Dopo gli ottimi risultati sulla qualità della ricerca di pochi mesi fa e il primo posto tra le università pubbliche ottenuto nella classifica del consorzio europeo U-Multirank per la ricerca, l’internazionalizzazione e il trasferimento tecnologico, questo ulteriore risultato conferma l’eccellenza della Scuola nel panorama universitario e la validità del modello che stiamo portando avanti e che ci contraddistingue: un modello multidisciplinare e interdisciplinare cui concorrono diverse aree di ricerca, per condurre analisi di sistemi complessi sui temi dell'innovazione sociale, culturale, istituzionale, economica e tecnologica. Questi riconoscimenti - conclude De Nicola - sono il risultato del lavoro dei professori, dei ricercatori della Scuola e del personale tecnico amministrativo e desidero ringraziarli anche pubblicamente.”
Il progetto vincitore, intitolato “Resilienza economica e digitale”, promuove attività di ricerca e didattica interdisciplinari sui temi della transizione digitale attraverso una serie di azioni coordinate e la realizzazione di un’infrastruttura di ricerca dedicata, denominata “Open Lab”. L’Open Lab - spiega Massimo Riccaboni, professore di economia alla Scuola IMT e direttore dell’unità di ricerca sull’analisi dei sistemi economici complessi (Axes), permette di condurre esperimenti online e sul campo esercitando, anche da remoto, vari gradi di controllo per analizzare temi di ricerca quali la resilienza economica e digitale dei territori e delle filiere produttive, l’impatto del lavoro a distanza e ibrido su produttività, benessere psicofisico e sicurezza, le implicazioni manageriali e organizzative della transizione digitale.”
Il finanziamento sarà utilizzato per sostenere la ricerca, procedere a nuove assunzioni di almeno quattro nuovi professori che entreranno nell’organico in maniera stabile e definitiva e potenziare la didattica, nell’ottica dell’importante crescita che la Scuola si è posta come obiettivo per i prossimi anni.